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Botswana come Oxia Planum

Si è svolta 9 al 17 settembre scorso una campagna per la raccolta di campioni geologici nella zona delle saline del Makgadikgadi, in Botswana. Mentre oggi questa regione dell’Africa è una vasta distesa di argilla salata, in passato era sede di un grande lago, il che la rende un “analogo marziano”, ovvero un luogo sulla Terra che presenta caratteristiche geologiche o ambientali simili a quelle di Marte.

Nello specifico, il sito ha ampie aree in cui è possibile studiare l’interazione acqua/roccia e presenta aspetti geomorfologici analoghi al sito di atterraggio del rover Rosalind Franklin (Oxia Planum). Dunque, rappresenta un vero e proprio laboratorio all’aperto in cui raccogliere campioni, perfetti per essere studiati dallo spettrometro Ma_MISS.

Durante la campagna, che per poco più di una settimana ha visto coinvolti due membri dell’Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali – INAF, supportati da due membri della BIUST (Botswana International University of Science & Technology), sono stati raccolti 35 campioni di sedimenti lacustri, in particolare croste saline, argille, sabbie e campioni con tracce di firme biologiche.

Campionamento di sedimenti lacustri nel Makgadikgadi Pans, il complesso di depressioni salate più grande al mondo
Crosta salina che caratterizza il livello superficiale delle parti interne del Ntwetwe Pan

I campioni saranno successivamente misurati in laboratorio con lo strumento DAVIS, che può essere considerato paragonabile a quello che misurerà il sottosuolo marziano. Alcuni dei campioni raccolti verranno perforati per ottenere un foro con le stesse caratteristiche (diametro e rugosità superficiale della parete del foro) di quelli che il rover Rosalind Franklin effettuerà su Marte. Alla fine, verranno eseguite una serie di scansioni spettrali per caratterizzare le proprietà chimico-fisiche dei campioni.

Oltre che per la preparazione dell’attività e l’interpretazione dei dati scientifici che lo strumento Ma_MISS fornirà durante la fase attiva della sua missione su Marte, campagne sul campo come quella appena condotta in Botswana ci consentono di migliorare la nostra capacità di ricerca di eventuali tracce di vita passata o presente e di comprendere il modo in cui la vita stessa può essere conservata, così da definire anche le priorità degli obiettivi astrobiologici a terra.